I fan di Greenpeace

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Greenpeace è una realtà che osservo sempre con grande interesse.Dal punto di vista della comunicazione non convenzionale sono davvero bravi. Hanno risorse limitate, decisamente inferiori ai loro avversari, eppure con operazioni di vera guerrilla marketing riescono a farsi notare e a rendere la lotta di Davide contro Golia un po’ meno impari… Per l'ultima iniziativa, che li vede opporsi a Volkswagen, hanno chiesto aiuto a tutti i simpatizzanti dell’associazione. Non più un semplice “like” o uno “share” su Facebook” , quanto piuttosto un engagement dei fan per supportare la causa. Ai fan normalmente si chiede di diventare brand ambassador, di mettere in moto il passaparola e creare un cosiddetto pregiudizio positivo, coinvolgendoli con una dinamica ludica, che sia un gioco piuttosto che un concorso a premi. Greenpeace ha fatto un passo in più, chiedendo ai suoi fan di partecipare attivamente all’ultima campagna contro VW, di trasformarsi in tanti piccoli social media manager e postare contenuti per conto dell’associazione sulle oltre 50 fan page ufficiali della casa automobilistica tedesca. In un momento in cui le risorse economiche ed umane scarseggiano, si tratta di una modalità sicuramente innovativa (ed utile) di coinvolgere i simpatizzanti. Chissà se funziona solo perché si tratta di Greenpeace (associazione no profit), oppure se potrebbe funzionare anche per le aziende, con tanti brand ambassador a gestire la presenza social dei brand più famosi…