Stefania Boleso

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No noise. At Selfridges.

Singolare e interessante iniziativa realizzata da Selfridges, catena di grandi magazzini britannica, votata “miglior department store del mondo”: “No noise” è il nome della campagna, partita ieri, che prevede la trasformazione dei principali punti vendita in oasi di silenzio, dove allontanare lo stress delle vita moderna e ridurre, tra le altre cose, anche l’inquinamento visivo dato dal proliferare e spesso dalla sovraesposizione di marchi.

Pare che molti brand famosi abbiano deciso di sposare l’iniziativa e di presentarsi quindi per l’occasione in una versione “unbranded”.

Ai consumatori interessati a questo tipo di shopping (o shhh-opping, come giustamente l’ha definito qualcuno) viene offerta anche la possibilità di partecipare all’interno dei punti vendita a sessioni di meditazione per rilassare la mente e trovare il proprio equilibrio interiore.

Un’iniziativa che senza dubbio farà parlare di sé.

In un epoca in cui accrescere la frequenza di esposizione del proprio brand non significa necessariamente farsi vedere di più, ma anzi può addirittura rivelarsi controproducente, la strada scelta da Selfridges potrebbe essere quella giusta per farsi notare. Quando tutti urlano, infatti, la cosa migliore è stare zitti.