La Svezia ha deciso di aprire un account twitter ufficiale (@Sweden) e lasciarlo in gestione ai suoi cittadini. Come racconta il sito ufficiale: “the projects aims to present the country of Sweden through the mix of skills, experiences and opinions it actually consists of”. L’idea è molto bella e allo stesso tempo innovativa: far gestire l’account ogni settimana ad un cittadino diverso. Raccontare il Paese da angolazioni differenti e più autentiche rispetto alle guide ufficiali. Vista la ricchezza di storia, cultura, tradizioni, usi e costumi dell’Italia, mi sono chiesta come mai non abbiamo avuto noi un’idea del genere, anziché la Svezia. Però riflettendoci sono giunta alla conclusione che probabilmente un’iniziativa come quella svedese avrebbe vita breve qui. Innanzitutto per la lingua: se vuoi raggiungere un target internazionale devi comunicare in inglese. E le lingue straniere, si sa, non sono il nostro forte. Sinceramente mi vedo pochi italiani twittare in inglese con follower di tutto il mondo. Ma soprattutto l’operazione funziona se i cittadini riescono ad agire come dei veri e propri ambasciatori (qualcuno li definirebbe addirittura advocates) della marca (il brand Sweden in questo caso). Individui cioè così convinti, appassionati, addirittura innamorati del brand, da volerlo promuovere presso il maggior numero di persone. Ecco, non credo che noi italiani saremmo dei validi e convincenti brand ambassador, soprattutto in questo periodo, con la fiducia nel Paese e nelle Istituzioni così bassa ed un pessimismo diffuso. Potrebbe funzionare, forse, solo a livello di città, o area geografica. Certo è che, anche se non siamo la Svezia, per far fruttare l’enorme ricchezza del nostro patrimonio turistico/culturale dobbiamo trovare forme innovative di promozione che si vadano ad affiancare alle attività di promozione ufficiale, un po' troppo polverose, soprattutto per il web. Vi segnalo a questo proposito l’iniziativa realizzata per promuovere la regione Basilicata.