Cavalcare un trend con personalità, per evitare "l’effetto fotocopia"
𝐍𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐯𝐚𝐥𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐧𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐟𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢?
Me lo chiedo ogni volta che vedo brand dello stesso settore seguire la strada del “copia e incolla”.
Se l’obiettivo è differenziarsi e rimanere impressi nella mente del pubblico, personalmente eviterei questo approccio, perché il rischio di essere subito dimenticati è altissimo.
“Ma i trend vanno cavalcati” potrebbe dire qualcuno. Esatto, vanno cavalcati, non subiti, quindi se proprio vogliamo vogliamo seguire un trend, facciamolo in modo che parli davvero del nostro brand, senza diventare l’ennesima azienda che dice le stesse cose.
È un riflessione che facevo dopo aver visto le immagini del chiosco temporaneo di Daniel Wellington a Milano, che per una settimana distribuirà fiori in omaggio. Poco dopo ho scoperto che anche il brand di abbigliamento Gutteridge, a pochi metri di distanza, stava portando avanti un’attività molto simile negli stessi giorni. E entrambe le iniziative mi hanno subito ricordato ciò che ha fatto Prada lo scorso anno, sempre a Milano…
Ma cosa rimane, dopo il picco di attenzione temporaneo e dopo che i fiori appassiscono? Quanto di queste attività sarà riconducibile al brand? L’obiettivo non dovrebbe essere solo ottenere visibilità, ma farlo con attivazioni memorabili, che riflettano davvero la personalità del brand e l’immagine che il brand vuole trasferire al pubblico.
In qualunque attività di brand communication è sicuramente importante ideare e realizzare qualcosa che catturi l’attenzione del pubblico, ma allo stesso tempo è fondamentale rispettare il posizionamento di marca. E per definizione, un posizionamento differenziante deve essere diverso dagli altri. Ecco perché un approccio da “copia e incolla” rischia di essere controproducente.
Almeno, questo è il mio punto di vista. Voi che ne pensate?