Stefania Boleso

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La fiducia nei collaboratori: il pilastro dell’Employee Advocacy

Photo credits: @Alex Shute

Non basta dichiarare che uno dei pilastri dell’organizzazione sono le proprie persone; al contrario occorre far vivere questo principio ogni giorno.

La stessa cosa vale per quanto riguarda l’employer brand: una volta messo a punto, deve essere mantenuto vivo attraverso diverse attività e touchpoint che parlano ai dipendenti attuali e futuri.

Questo approccio è il cuore dell'employer branding.

Nonostante si tratti di uno strumento molto importante di employer branding, molte aziende esitano prendere in considerazione percorsi di employee advocacy; sono cioè titubanti quando si tratta di permettere ai propri collaboratori di raccontare se stessi e la propria organizzazione
E allora penso che questa titubanza nasconda, in realtà, una mancanza di fiducia nei dipendenti.
Mancanza di fiducia e anche paura della visibilità che potrebbero ottenere (trovo i due aspetti strettamente collegati).

Paradossalmente, le stesse aziende che temono di dare voce ai propri dipendenti sono quelle che spessi investono in influencer esterni. Influencer che possono finire per oscurare il brand e l’azienda che dovrebbero promuovere, dirottando su di sé tutta la visibilità.

Recentemente, un manager mi ha raccontato di non essere particolarmente favorevole a trasformare i suoi dipendenti in brand ambassador online perché non desidera che facciano personal branding. Questa visione ignora un dato fondamentale: le persone scelgono altre persone prima ancora delle organizzazioni. I contenuti autentici, in cui i dipendenti raccontano se stessi all’interno dell’azienda, risultano molto più credibili rispetto a messaggi preconfezionati e impersonali.

Uno dei modi più efficaci per dimostrare di mettere le persone al centro è proprio quello di dare loro fiducia. Fiducia di rappresentare l’azienda non solo nelle occasioni ufficiali (riservate a pochi), ma anche online. Consentire ai collaboratori di condividere la propria esperienza e il proprio punto di vista contribuisce a costruire un'immagine autentica e credibile dell'organizzazione, rafforzando così il legame con il pubblico e migliorando l'employer brand. 

In conclusione, dare fiducia ai propri dipendenti e incoraggiarli a essere (anche) brand ambassador non è solo una scelta strategica, ma un vero e proprio atto di leadership: rafforza il senso di appartenenza e motiva i collaboratori, creando un ambiente di lavoro positivo e produttivo, e portando a una rappresentazione genuina e convincente dell'organizzazione sul mercato.